Lecce, conosciuta ai tempi dell’antica Roma con il nome latino di Lupiae, ha un compatto centro storico delimitato da un elegante pianta circolare, con bellissime vetrine e sontuosi edifici che si affacciano in questa zona centrale della città, e i maestosi monumenti.
E’ stata definita prima “Atene della Puglia” e poi la “ Firenze del Sud ” grazie al cosiddetto stile del barocco leccese: viene descritta così nei libri di artistica (nome coniato per la prima volta dallo storico Gregorovius) per la qualità e la quantità dei suoi monumenti.
Nel centro storico di Lecce, sullo sfondo si ergono, imponenti e maestosi, la centenaria basilica di Santa Croce– 1689- con altari, guglie, colonne e decorazioni , e il Duomo del 1200 con spazi ampi e sontuosi e affiancato dal campanile alto circa 68 metri. Degno di nota è anche l’anfiteatro romano, così come non potrà mancare una visita a Piazza S.Oronzo, o al Palazzo del Seggio, una sontuosa ed elegante residenza, o al Palazzo del governo, ex convento dei Celestini con maestosi interni interamente decorati da marmi policromi ed affreschi.
Da ricordare sono anche l’ex Convento degli Olivetani con specchi a tutta parete, la Chiesa di San Francesco della Scarpa, il gigantesco Obelisco e le varie porte che cingono il centro storico perché solo dopo l’unità d’Italia Lecce ebbe un forte sviluppo con la prima espansione fuori dalle mura.
Il Barocco leccese nasce tra XVII e XVIII secolo, nel periodo in cui i vescovi faecero di Lecce una città meravigliosa. Il barocco qui ha assunto tratti singolari tali da essere identificati come elementi caratteristici della città. Il segreto del barocco leccese sta nella pietra di Lecce affascinando il turista con effetti cromatici e suggestioni dovuti principalmente all’uso di questo calcare di grana compatta e omogenea, ma tanto tenero da poter essere lavorato con lo scalpello; venne usato per la creazione di affascinanti altari, fastose cornici nelle sagrestie lavorate e intarsiate, balaustre bellissime aggiunte agli altari, putti che sostengono croci.
A Lecce, infatti la presenza di numerosi ordini religiosi, diede luogo a numerose di chiese ( Santa Chiara,Santi Niccolò e Cataldo, la chiesa dei Teatini) determinando una profonda trasformazione della sensibilità e del gusto del passato, con statue al centro dell’altare, acquasantiere finemente decorate, nicchie e pilastrini delicati, medaglioni con affrescati angeli musicanti, e tutta l’elegante compostezza delle forme rinascimentali.
Lo stupore che si prova dinnanzi alle bellezze del barocco leccese, nella Firenze del sud, fanno di Lecce un gioiello che accoglie i turisti come un gigantesco monumento della storia e al tempo stesso con un “cuore vivo”.