Le Bandiere Blu assegnate dal Fee (Foundation For Environmental Education, fondazione per l’educazione ambientale dell’Unione Europea) e le Vele Blu assegnate da Legambiente, (l’associazione ambientalista e si occupa di sensibilizzare e valorizzare le ricchezze naturali ed umane),sono due riconoscimenti diversi che ogni anno, all’inizio della stagione estiva, vengono conferiti alle località balneari .
Nel 2010 la Puglia ha avuto 8 Bandiere Blu, una in più dell’anno precedente, portandosi ad una quota che la vede allo stesso livello dell’Emilia Romagna. Il significato originale ed etimologico della parola educazione ambientale, significa letteralmente far venire alla luce qualcosa che è nascosto, e grande successo è stato per il Salento, con vari riconoscimenti, che in particolare riguardano località che fino a qualche decennio orsono erano realmente “nascoste” e quasi sconosciute: Marina di Ostuni (Brindisi), Castellaneta e Marina di Ginosa (Taranto), Castro Marina, Salve e Melendugno (Lecce). Fuori dal Salento hanno ricevuto la bandiera Blu Rodi Garganico (Foggia) e Polignano a Mare (Bari).
Otranto è stata bandiera Blu nel 2006, e Ostuni nel 2008. Molte località della Puglia quest’anno sono state escluse dalle Bandiere Blu, perchè in effetti, nella classifica non si valuta solo la purezza delle acque (tenendo conto anche dell’arrivo dei turisti nella stagione estiva) ma contemporaneamente le città devono attuare una politica ambientale che promette assenza di scarichi fognari che arrivano al mare, acque senza vistose tracce superficiali di inquinamento (chiazze oleose, sporcizia, ecc ) qualità della costa, assoluto divieto di campeggio non autorizzato, accessi facilitati per disabili, iniziative ambientali che coinvolgano turisti e residenti.
Le cinque vele, sono invece un riconoscimento assegnato ai comuni che si sono distinti nell’attuazione di programmi che prevedono una eccellente accoglienza del turismo e la tutela delle risorse ambientali del loro territorio (qualità delle acque di balneazione, raccolta differenziata, gestione delle risorse idriche, aree pedonali , tutela del centro storico).
Nel 2010 sono state premiate in tutto 32 destinazioni pugliesi, con il classico riconoscimento delle vele. Il riconoscimento massimo di 5 vele lo hanno ottenuto:Ostuni (Br) con iniziative per percorsi ciclabili e per escursioni; Nardò (Le) al 6° posto in tutta Italia, con la tutela del Parco Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano , veri gioielli naturalistici, e città attivissima nell’arginare l’abusivismo edilizio costiero; Otranto (Le), che ha avviato politiche di sostenibilità sia sul fronte dei rifiuti con la racccolta differenziata, e ottima qualità dell’aria, collocandosi al 13° posto in tutta Italia.
Altre città pugliesi hanno ottenuto nel 2010 ben 4 vele: Monopoli (BA), Salve (LE), Polignano a Mare (BA), Rodi Garganico (FG), Diso (LE), Manduria (TA), Andrano (LE), Chieuti (FG), Gallipoli (LE) e Castro (LE); 3 vele sono andate a Margherita di Savoia, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Sannicandro Garganico, Vico del Garganio, Vieste.
Le spiagge e le località di mare più belle della Puglia sono tutte contenute nella Guida Blu 2010 di Legambiente e Touring Club Italiano. E’ vero che la Puglia quest’anno è al secondo posto in Italia (dopo la Sardegna) per numero di riconoscimenti assegnati, tra spiagge, grotte marine e località sul mare; ma la Puglia può fare ancora molto di più e soprattutto nel Salento ci sono comuni e isole che con chilometri di spiagge finissime e cordoni di dune contornati da macchia mediterranea, possono ambire alla Bandiera blu e alle Vele di Legambiente.