Il nome “Dune di Pescoluse” è indubbiamente melodioso e ricco di un fascino quasi esotico, e chi non ha mai visitato anche una sola volta questa zona del basso Salento, non può immaginarne la grande bellezza. Una bellezza che spazia dal mare limpido e cristallino alle bianchissime spiagge, dalla vegetazione rigogliosa, piena di colori e di profumi, alla popolazione pugliese ben predisposta all’accoglienza del turista. In Salento fortunatamente, ci sono ancora alcuni luoghi incontaminati e Pescoluse, a pieno diritto, può definirsi tale. Tanto che sulle spiagge tra coste lambite dallo Ionio color smeraldo e un entroterra misterioso e profumato, la zona regala fiori profumati, unici ed incantevoli. Il Giglio Bianco è uno di essi, una pianta bulbosa della famiglia delle Amaryllidaceae, che cresce spontaneamente sui litorali sabbiosi. Il suo nome latino è, Pancratium maritimum che deriva da “pankrátion”, tutta forza, e “maritimum” che significa marino; è detto “giglio” per la somiglianza al vero e proprio giglio, il quale però fa parte di altra famiglia.
Chiunque abbia almeno una volta passeggiato per le spiagge che impreziosiscono le coste salentine, sarà stato attirato da questo fiore che appare come un giglio candido, che fiorisce fra giugno e settembre, e spande per l’aria salmastra un profumo delicatissimo. Con foglie lineari e piane, e fiori bianchi e profumati disposti ad ombrello, il Giglio Marino vive indisturbato in riva al mar Ionio, dove cresce sulla sabbia delle dune litoranee. Il paesaggio dell’ecosistema dunale di Pescoluse, è molto più bello di quello che viene descritto: si rimane stupefatti davanti alla vegetazione lussureggiante e varia. Ovunque dune ricoperte di arbusti di ginepro modellati dai venti e da intricati grovigli di caprifoglio mediterraneo. Lontani dal traffico delle città, e liberi di respirare aria priva di smog, è facile farsi condizionare dai ritmi lenti e rilassati degli abitanti del luogo. Un inconsueto profumo di sabbia, piante, fiori e mare permea l’aria di Pescoluse, ove il Giglio Bianco raggiunge addirittura un’altezza di 50-60 cm. E’ davanti a tale splendore che diventa tangibile il trionfo della natura rispetto all’uomo: gli occhi si beano di tanto splendore e non possono fare a meno di ammirare le lunghissime e candide spiagge di Pescoluse, dal mare incontaminato e di un colore che si fonde facilmente con quello del cielo. Il Giglio Bianco sboccia in pieno estate sulle dune della marina di Pescoluse, un giglio che ogni anno dà la possibilità di ammirare la sua bellezza. Per questo è stato oggetto di attenzioni morbose da parte dei bagnanti, che ne hanno decretato la quasi totale scomparsa. Pescoluse e le sue dune sono un grande patrimonio naturale da rispettare e conservare per tutta l’umanità: èquesto il compito che i salentini si sono prefissati da anni e che ogni turista consapevole dell’importanza del mantenimento di un simile paradiso, deve aiutare a proteggere e a conservare. Un turista con una coscienza ecologica, è il miglior turista che queste meravigliose zone del Salento possano ospitare.
fiore candido e pieno di fascino
che si trova dove non si immaggina.
Corretto Grazie
ogni anno ci dà (con l’accento)… grazie