Nelle vicinanze di Pescluse, numerose sono le grotte carsiche. La parola “carso” deriva da Karra che significa pietra e un paesaggio tipicamente “carsico” come quello Salentino, si differenzia da altri paesaggi naturali per la presenza di particolari morfologie, quali doline, inghiottitoi e grotte. La grotta Romanelli e la Zinzulusa sono famosissime cavità che attirano turisti da tutto il mondo.
Nei pressi di Santa Cesarea Terme,famosa per le acque teraupetiche, poco distante da Pescoluse, si trovano le cavità carsiche più importanti, visitabili tranquillamente semplicemente noleggiando una barca: le grotte Gattulla, la grotta Fetida (o “Grotta Papaleo che prende il nome dal caratteristico odore della decomposizione dell’idrogeno solforato), la Sulfurea (con acque di 30°), e la Grande ricca anch’essa di acque sulfuree.
Le grotte naturali sono, infatti elementi cratteristici di un paesaggio carsico e si originano in rocce solubili (come i carbonati del Salento e le evaporiti ) per effetto della azione delle acque acide contenenti anidride carbonica, all’interno di fratture.
La grotta marina Gattulla succitata, a soli 35 Km da Pescoluse, appare come una stretta apertura, a pelo d’acqua, che immette in una caverna invasa dalle acque marine; ma percorrendo un corridoio si arriva a una caverna occupata da un laghetto melmoso lungo sette metri e largo quattro.
La grotta Palombara, rifugio di centinaia di colombi selvatici è anch’essa una grotta marina, per cui è possibile visitarla con una escursione in barca. si trova in corrispondenza di una nicchia costiera e presenta una volta particolarmente alta.
Particolarmente suggestive sono la grotta Verde di Andrano Marittima a una trentina di Km da Pescoluse raggiungibile solo via mare, la Matrona, la Rotondella (con acque dai riflessi turchini) e la Rotonda, dalla pianta circolare e con numerosi graffiti in cui lo sciamano di un gruppo si ritirava per svolgere riti o guarigioni.
A Tricase, a una mezz’oretta d’auto da Pescluse, le grotte del Diavolo posseggono eccezionali reparti fossili; la grotta delle Tre Porte (con tre accessi che all’interso si uniscono) e di Cala dell’Elefante (o Grotta te l’acqua duce”,affacciata sul mare ) meritano davvero una nota particolare.
Un paesaggio carsico può essere, altresì, caratterizzato dalla presenza di punti di perdita nel sottosuolo delle acque meteoriche (inghiottitoi) come accade per l’inghiottitoio noto col nome di “Grotta delle Fate” che è stato esplorato fin dai primi anni Sessanta e attualmente fonte di numerosi studi.
Il rischio geologico nel Salento è tutt’ora rappresentato dal cedimento del suolo per crollo delle numerose cavità carsiche.